Il Tong Ren è stato ideato alla fine del secolo scorso da Tom Tam, medico agopuntore cinese, fondendo la conoscenza della medicina orientale con quella occidentale. Il suo metodo di operare sulle malattie ha come obiettivo la rimozione delle ostruzioni dei percorsi energetici e nervosi. I capisaldi teorici del Tong Ren sono la vasta cultura del sistema energetico dei meridiani cinesi, basata sulla libera circolazione del Qi (energia vitale) e le moderne conoscenze di neurofisiologia.
Il Dott. Tom Tam utilizza metodiche diverse: profondo conoscitore dell’agopuntura, integra l’intervento sul corpo attraverso gli aghi con il Tuina, ovvero una tecnica cinese di massaggio, il Qi Gong, la moxibustione e altro.
Il Tong Ren agisce per attivazione di punti precisi del corpo che rispondono agevolando effetti benefici sia sulle malattie di natura fisica che emotiva.
La stimolazione dei punti nel Tong Ren segue la mappa dei blocchi energetici e dell’ossigenazione. Avviene cioè che, agendo su determinati punti collegati a determinate vie neuro-fisiologiche, si stimola la produzione di ossigeno a livello cellulare e si consente lo sblocco di punti che, altrimenti, continuerebbero a disperdere energia.
Oltre che sui punti di agopuntura, l’azione del Tong Ren si estende sui punti cranici, del collo e della schiena descritti da Hua Tuo oltre 2000 anni fa.
Bioelettricità e sistema nervoso sono da ritenersi gli ambiti cardine di questa disciplina. La Bioelettricità è stata definita da Luigi Galvani il secolo scorso e si riferisce allo spostamento di energia che avviene negli esseri viventi. Ogni cellula è una batteria e ogni squilibrio del potenziale della membrana determina una riduzione della funzionalità cellulare. L’integrità dell’insieme bioelettrico nell’individuo è ostacolata da blocchi di tipo neurologico, biochimico e strutturale.
Il sistema nervoso è l’’impianto elettrico’ del corpo umano. E’ un sistema di scambio di informazioni: si occupa di coordinare funzioni e attività degli organi interni e le risposte ai cambiamenti che provengono dall’ambiente esterno.
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‘In medicina il corpo ha tre funzioni: una chimica, una meccanica e una elettrica. Se il corpo ha un problema di funzionamento biochimico, dovremo utilizzare le teorie della chimica e utilizzare conseguentemente un farmaco o una dieta. In presenza di un problema meccanico, servirà la chirurgia o la terapia fisica per guarire. Se il corpo ha un problema di natura bioelettrica, dovremo riequilibrare il sistema dal punto di vista neuro-elettrico allo stesso modo in cui farebbe un elettricista. Niente è giusto o sbagliato, ma al limite sensato. Nei casi sopra citati disponiamo di chirurghi, farmaci, rimedi biochimici o diete, ma quando abbiamo un problema di natura bio-elettrica, non esiste un ‘elettricista del corpo’. Tentare di risolvere attraverso presidi meccanici o chimici, i problemi neuro-elettrici, non è efficace ed è per questo che molte malattie restano ad oggi incurate. Il concetto di guarigione sarebbe forse da rivisitare’.
Dott. Giovanni Cellerini da ‘Tong Ren Quantum Healing (pg.13)
La ricerca scientifica attesta che ogni cellula è formata da una massa biochimica, portatrice di bioelettricità, ed è dimostrato che il nostro corpo possieda sia una funzione chimica che una elettrica. Queste due funzioni interdipendenti eseguono, a titolo esemplificativo, lo stesso principio di una pila che comprende una funzione chimica ed una elettrica e che diventa inutilizzabile qualora le due forze non interagiscano. La medicina occidentale è solita porre massima attenzione alle funzioni chimiche senza valutare le funzioni elettriche del nostro organismo… Le attuali scienze della salute sono spesso confuse e incomplete…Parimenti un medico deve conoscere l’importanza dell’interazione tra sistema nervoso centrale e sistema endocrino nella produzione del segnale bioelettrico che dal cervello viene trasmesso al corpo per il suo corretto funzionamento. Se si verifica uno squilibrio neuro – ormonale, il cervello è impossibilitato a trasmettere il segnale bioelettrico corretto alle cellule agli organi, impedendone un sano funzionamento che potrebbe determinare la malattia… L’anatomia ci insegna che i nervi del sistema autonomo controllano le funzioni interne degli organi stessi, ma nessuno ci insegna come correggere questi nervi. La MTC sostiene che ad ogni organo interno è collegato un meridiano atto a erogare l’energia (Qi) che scorre nel corpo. Le evidenze scientifiche richieste dalla medicina occidentale non trovano purtroppo conforto nel pragmatismo del metodo legato alla MTC. I risultati dell’applicazione della teoria della MTC attestano che ad ogni organo interno è collegato un meridiano ed un nervo di competenza specifica: FUNZIONI E PROPRIETA’ DI OGNI ORGANO INTERNO RISULTANO QUINDI ASSOCIATE AL SISTEMA NERVOSO CENTRALE.
Negli ultimi 100 anni le teorie della fisica quantistica stanno rivoluzionando così enormemente tecniche ed apprendimento tanto da poter generare difficoltà e confusione nel nostro cervello. Il nostro ritmo di apprendimento cerebrale oggettivo e l’evoluzione della fisica quantistica ad oggi non stanno procedendo alla stessa velocità. Le nuove forme di pensiero così come le recenti acquisizioni tecniche hanno spalancato le porte a considerazioni e possibilità così ampie da non poter essere acquisite pariteticamente al tempo di memorizzazione cerebrale.
Entrare nel dettaglio di ciò che la fisica quantistica sta scoprendo è cosa assai ardua. Concetti che, in via teorica, indicano che la mente dell’osservatore può modificare la particella (materia) facendola collassare e rendendola visibile in ciò che noi definiamo presente o passato e luogo o non – luogo. Per quanto possa apparire singolare alla fisica meccanica di Newton, nella fisica quantistica applicata alla medicina è quindi possibile modificare la particella attraverso un’onda cerebrale che genera la guarigione fisica dell’osservato. Il potere della mente e dell’osservazione di chi guarda fungono in sostanza da innesco per il processo di modificazione e guarigione nel punto temporale presente di chi riceve la nuova onda. Tutto ciò viene considerata ‘pseudoscienza’ nell’ambiente scientifico classico per il fatto che i risultati non sono dimostrabili secondo metodo ortodosso.
Ma è necessario non dimenticare che l’universo è per certo ancora permeato da infiniti misteri e ciò che conosciamo è infinitamente inferiore a ciò che ancora non conosciamo. Tentare di intraprendere nuovi percorsi e considerare nuove conoscenze non significa screditare ciò che abbiamo già imparato.
Il metodo di applicazione del Tong Ren può sembrare assolutamente astruso se non calato nella teoria della meccanica quantistica dell’entanglement. Per ‘entanglement’ si intende in fisica quantistica ciò che può influenzare un oggetto che, separato dallo spazio da un altro, riceve comunque le sue informazioni. E’ il comportamento inusuale di particelle elementari che entrano in connessione tra loro in modo tale che quando qualcosa succede all’una, succede all’altra a prescindere da tempo e spazio. Come può essere che il solo picchiettare un bambolotto con un martelletto magnetico, connettendo la mente alla coscienza collettiva, possa portare guarigione alle persone? Secondo la teoria dell’entanglement, quando picchiettiamo la sagoma, la modificazione dell’energia può influenzare chi riceve il trattamento. Vi sono prove che dimostrano che la mente ha il potere di modificare le particelle materiche facendole collassare o savrapporre. La capacità delle particelle di modificare la materia deriva dalla spinta insita nell’inconscio collettivo cui il Tong Ren attinge. Nell’applicazione del Tong Ren si verifica quotidianamente la capacità della mente di modificare la materia attraverso la forza dell’inconscio collettivo.
L’educazione, e ancor più la rieducazione della mente, richiede tempo. Ogni cosa che si modifica nel cervello sotto forma di nuova acquisizione di un pensiero, forma un’onda che, tanto più è legata alla comprensione di più individui, tanto più diviene potente nell’inconscio collettivo. Il Tong Ren si avvale delle teorie quantistiche che attestano ormai chiaramente che la mente è una forma di potere che può aprire ad una visione illuminante del mondo e all’impatto che ogni persona può avere su di esso.
E’ noto che l’attività cerebrale crea un’onda misurabile da un apparecchio EEG (elettrencefalogramma). Tale onda trasporta una forma di energia quantificabile e percettibile. Tanto più le onde celebrali di un gruppo sono sincrone ed allineate, tanto più l’inconscio collettivo diverrà come un network capace di ritrasmetterle.
La forza dell’onda cerebrale
Fu nel 1803, in seguito all’esperimento della doppia fenditura di Thomas Young , che si dimostrò che la mente poteva modificare lo stato delle particelle. L’onda cerebrale venne definita una forza e oggi possiamo utilizzare tali onde nel quotidiano. Le onde cerebrali sono state definite una forza debole e la fisica dimostra che solamente una forza debole può agevolmente muoversi al di là della materia su infinite distanze. Nei processi di guarigione è necessario poter riattivare il segnale dimenticato dal corpo malato e tutto questo è possibile grazie alle onde cerebrali. Ogni attività motoria nel corpo deriva dall’attività cerebrale e massima attenzione andrà riposta per questo alla frequenza e al segnale delle onde cerebrali.
Nel Tong Ren si utilizzano diverse tecniche. Una in particolare modifica e corregge i campi elettromagnetici distorti: consiste nel picchiettare un bambolotto con un martelletto magnetico. Questa azione è in grado di mobilitare l’energia e gli elettroni attraverso la piezoelettricità. La piezoelettricità è l’energia generata dal movimento degli elettroni tramite il magnete posto nel martelletto. Il campo magnetico creato dal picchiettare sulla sagoma con il martelletto magnetico può essere visualizzato su di un elettrometro. L’’intenzione terapeutica’ veicolata attraverso i punti agopunturali e i meridiani (onda cerebrale) stanno alla base del Tong Ren Healing. La formula PARTICELLA + ONDA CEREBRALE genera in sostanza l’energia curativa del Tong Ren. Seguendo il concetto della dualità onda – particella, si ottengono i risultati terapeutici perché l’onda cerebrale può influenzare il movimento delle particelle e, a loro volta, le particelle possono influenzare l’onda cerebrale.